Roma –> Monaco.
Un viaggio in 3 parole: last minute, low cost, road trip.
Partenza presto, anzi prestissimo per i miei standard: 6,30 del mattino e già varchiamo il casello dell’ autostrada proseguendo determinati verso il primo boccale di birra.
Casette color pastello e montagne all’ orizzonte ci accolgono nel primissimo pomeriggio per un gelato e un panino , ottima alternativa ad una pausa pranzo in un affollato autogrill.
Decidiamo di incamminarci e di saltare il Museo dei Swarovski, che comunque sarebbe stata una tappa divertente da aggiungere al viaggio.
Ci soffermiamo, per godere delle ultime ore di sole, in un campo di tulipani dai mille colori che si possono raccogliere con una semplice offerta, poi finalmente arriviamo in albergo.
La pioggia non sconforta nemmeno i monegaschi che armati di tavola e muta, nemmeno fossimo in California, fanno surf lungo il fiume che attraversa il parco.
l chicchi di sale grosso sul brezel caldo e la birra creano una combinazione perfetta che ci danno la carica per proseguire il resto della giornata all’ insegna dell’ arte.
La giornata poi prosegue verso il centro storico, il Municipio neogotico che domina Marienplatz il monumentale Residenz,le torri gemelle della Frauenkirche, il rococò sfavillante dell’Asamkirche e del Teatro Cuvilliés sono le maggiori attrazioni turistiche, e noi senza vergognarci di avere una cartina in mano poseguiamo il tour che si conclude in uno dei luoghi più gettonati di Monaco la birreria l’Hofbräuhaus e tra uno stinco e una birra da un litro concludiamo questa faticosa ma gratificante giornata.
Il secondo giorno ci alziamo con calma e ci avviamo verso il Deutsches Museum di Monaco di Baviera, il museo della tecnologia di Monaco.
Il Deutsches Museum, fondato nel 1903 dall’ingegnere Oskar von Miller, si trova su un’isola lungo il fiume Isar ed è una meta irrinunciabile per chi visita Monaco: è infatti il museo dedicato alla scienza e alla tecnica più grande del mondo nonché uno dei più visitati della Germania con 1 milione di visitatori all’anno.
Il tema del museo, come riportato dalla guida ufficiale, è lo sviluppo della scienza e della tecnica dalle origini fino ai tempi moderni: il museo si propone di evidenziare, sullo sfondo storico-culturale, i momenti più importanti nel campo della ricerca, delle invenzioni e delle costruzioni e di spiegarne il significato e le conseguenze.
Le esposizioni permanenti occupano un’area di 47.000 m² ed è pertanto consigliabile dedicarsi bene ad alcuni settori e di trascurarne altri a seconda dei temi che interessano di più, in caso contrario sarebbe impossibile vedere tutto in un solo giorno. La nostra parte preferita sicuramente è stata la parte dedicata alle miniere!
Nel pomeriggio ci incamminiamo verso il Castello di Schleißheim, definito la “Versailles bavarese”, che con i suoi giardini ed i giochi d’acqua delle fontane forma un paesaggio fiabesco.
Zuppi di pioggia ritorniamo verso l’ albergo e decidiamo di cenare in un ristorante cinese li vicino che si riscopre una buonissima alternativa a würstel, zuppe e crauti.
Il terzo giorno è il momento degli addii, sveglia presto e torniamo verso casa, questa volta lo stop per il pranzo è a Verona: con arena, centro storico e balcone di Giulietta sostituiamo ancora una volta un affollato autogrill.
In serata senza altre pause ritorniamo a Roma.
COSTI PP
VIAGGIO: 100 EURO A/R
HOTEL: 95 EURO 2 NOTTI
CIBO/ MUSEI: 85 EURO
che invidiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 😛 😛 bellissimo post, se dovessimo fare un salto a Monaco (spero mooooolto presto) ruberemo i vostri consigli 🙂 🙂 passate a trovarci se vi va 🙂 http://duecuorieunaciccions.wordpress.com/
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